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SONO USCITO DI CASA APPENA HO SENTITO LA PIOGGIA CADERE, E’ STATO UN MINITO SOLO, MA BELLISSIMO.
UN MINUTO DI GOCCE FATTE DA MILIONI DI PARTICELLE DI ACQUA CARICA DI CALORE E VENTO, ARRIVAVA SULLA PELLE COME PICCOLISSIMI MICRO UMIDI BACINI.
POI SONO RIENTRATO PERCHE’ ERO ZUPPO.
LA MIA VICINA MI HA VISTO DALLA FINESTRA E SI E’ PORTATA UN DITO ALLA TEMPIA COME AD INDICARE CHE ERO PAZZO.
LE HO DETTO CHE NON CI POSSO FARE NIENTE.
CI SIAMO SCAMBIATI UN SORRISO VERO E SONO ENTRATO NELLE SCALE COMUNI DELLA PALAZZINA.
DAVANTI ALLA MIA PORTA C’ERA UN SACCHETTO CON DENTRO DELLE MELANZANE.
DEVE AVERLE MESSE LA MIA VICINA QUANDO HA VISTO CHE SONO USCITO.
BENE… STASERA SI MANGIA SENZA DOVER USCIRE DI CASA.
LE FARO’ ALLA GRECA, MI PIACE CUCINARE, E LE MELANZANE LE CURO SEMPRE BENE.
LA MENTA SUL BALCONE E’ RIGOGLIOSA, LE FOGLIE GIOVANI SONO COLORATE DI UN VERDE ACCESO E FELICE, PRENDERO’ QUELLE PIU’ SCURE.
L’AGLIO DOVREI AVERLO SEMPRE CHE NON HA FATTO RADICI, A VOLTE QUANDO APRO I CASSETTI DOVE TENGO AGLIO E CIPOLLA E PATATE TROVO UNA VEGETAZIONE ATTIVA TIPO FORESTE DI CONIFERE.
PANE C’HO I CRACKER.
VINO……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………APRIRO’ UN MORELLINO, scusate e’ stata una decisione impegnativa.
NON E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA MIA VICINA MI LASCIA LE COSE DAVANTI ALLA PORTA, LO FA CON LE VERDURE E CON LA FRUTTA, L’ALTRO GIORNO MI SON TROVATO UN MELONE.
IO NON RIMANGO IMPASSIBILE, ANZI, QUANDO POSSO RICAMBIO, E LE FACCIO TROVARE OGNI TANTO UNA BOCCIA DI BUON VINO.
L’ALTRO GIORNO HA BUSSATO IN CASA, HO APERTO E’ ENTRATA CON IN MANO UNA CIABATTA ELETTRICA CHE NON FUNZIONAVA, GLIENE HO DATA UNA CHE NON USAVO, LA SLA ERA PREGNA DI PROFUMO DI UNA NONSOLOCAMEL APPENA ACCESA, E LEI E’ ANDATA VIA DICENDOMI E STRIZZANDOMI L’OCCHIO CHE IN CASA MIA C’E’ UN BUON ODORE.
E CI CREDO AMICA MIA…. E’ L’ODORE MIGLIORE.

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Mi chiedo cosa sia giusto e cosa invece è sbagliato.
Ho smesso di credere a faccende tipo : religione, politica, informazione, televisione.
Ora che ci penso non sono nemmeno cosi distinguibili l’una dall’altra.
E’ come se una guria suprema volesse tenerle separate ma solo apparentemente in modo che ognuno creda di poter decidere da se le cose che per lui stesso sono le piu’ importanti.
Un gomitolo di tessuto sottile incastrato da nodi invisibili crea un golfino su musira per l’uomo.
Alla religione ho smesso di crederci in un pomeriggio d’oratorio.
Quando il parroco della chiesa si mise a fare l’ennesimo predicozzo su di noi che stavamo isolati dal resto del gruppo, in un angolo del centro ricreativo, a farci di spinelli, parlare solo di motorini elaborati, di figa, di rap e di di stronzate.
Alla fine il discorso con il parroco era arrivato ad un passaggio che parlava di Dover credere nella religione cattolica perchè era la più vicina a Dio o robe simili.
Ho detto al prete una cosa tipo: Ma se fossi nato in Cina quale sarebbe stata la mia religione e il mio credo?, sarebbe stato sicuramente quello più vicino a Dio e avrei davanti un religioso cinese a dire le stesse cose che sta dicendo lei a me , magari riguardo al Dio del drago per esempio, quella sarebbe stata la mia verita!.
Il prete non ha saputo rispondermi.
Da quando ho circa 16 anni ho cominciato a costruire la mia vita sulla base di una mia religione, della mia politica, della mia televisione, della mia informazione.
Ho cominciato a scegliere, scegliere di non scegliere tra il peggio e il meno peggio..
A scegliere qualcosa che sapesse di qualcosa.
Per carità io in questo sistema ci vivo, mi muovo, mangio e bevo sarebbe ipocrita e falso non dirlo.
Ma cerco con tutto quello che posso di far parte della parte che se ne sente comunque fuori.
Ho cercato le mie convinzioni nei libri appena finito la scuola, a scuola i libri non riuscivo nemmeno a guardarli, già all’ora , qualsiasi cosa mi venisse imposta o suggerita in maniera che dovessi farlo per forza, non la facevo.
Alla fine della scuola mi sono messo alla ricerca di quella che sarebbe diventata la mia verità.
L’ho fatto attraverso i libri, alle ricerche sul posto parlando con la gente dei paesi.
Fotografando l’anima dei luoghi che visitavo, non solo la Tourre Eiffel, ma ANCHE la Tourre Eiffel.
Parlavo e tutt’ora parlo con tutti, ho bisogno di capire e conoscere.
Ho amici cari in tutti i continenti e quando li vedo sono felice perchè sento che anche loro sono felici di vedermi.
Ho letto la storia in tutte le versioni, in quella scolastica , dettata alla scuole da sempre da un funzionario politico, in quella di scrittori reduci da guerre, studiata attraverso le parole delle vecchiette sui tram che hanno sempre voglia di parlare del passato.
Ricordo le gite da piccolo con la scuola a vedere come si mungevano le vacche, a visitare la cartiera, le basiliche…….io mi facevo due palle cosi.
Se fossi un preside farei fare le gite ai bambini nei palazzi del governo, perchè si ricordassero di quanto sfarzo oleoso e d’orato e putrido ci sia all’interno delle stanze di chi comanda, e lo stesso giorno metterei loro una benda e gliela toglierei dagli occhi appena arrivati in un ghetto di città dove la vita la si sopravvive giorno per giorno, o magari chissà gliela avrei levata dagli occhi appena di fronte ad una fabbrica di acciaio con 100 operai sudati e pieni di possibili malattie polmonari, scaricare alluminio dalla spalle.
…..
Mia zia mi ha tenuto una buona ventina di minuti al telefono, ci sentiamo spesso ultimamente e lei ha bisogno di parlare e di sapere come mi vanno le cose.
Poi finiamo per parlare dei film che ci sono al cinema , una passione che lei a dovuto soffocare da quando da Milano sia è trasferita per cambiare vita in un piccolo e sperduto e isolato paesino dell’entroterra Lucano, cosi vado a vedere un film guardandolo anche con i suoi occhi e poi mi chiede di raccontarglielo, ma lei si ritiene comunque fortunata perchè nel paese c’e’ un circolo dove guardano i film in uno schermo grande e ne discutono.
……
Ho smesso di votare, e mi accendo sempre un po’ quando sento la gente che dice che abbiamo un arma chiamata voto e che con quello possiamo mettere in riga questo paese.
E’ un nostro DIRITTO votare, e se non lo fai bla bla bla….
E’ un po’ come il concetto della Pay per View, sei stanco delle reti normali, compra questa scheda e puoi vedere quello che decidi tu.
Non è vero.
Comunque vada, sono loro che decidono cosa mettere in vetrina, ed invece di 5 cose te ne propongono 10, è chiaro che si spalancano gli occhi di fronte a cosi tanta possibilità di scelta.
Hai la sensazione di poter scegliere.
Quello che più mi rattrista è vedere come persone della mia età non comprendano o non abbiano voglia di comprendere che molti aspetti della nostra vita sono stati portati all’eccesso.
I valori e concetti e le importanze ci sono stati cambiate di fronte al naso senza che nemmeno ce ne accorgessimo.
Posso capire un anziano, di non aver voglia di pensare che potrebbe esserci una diversa verità di fondo, ha passato una vita intera e certo non vuole mettere in discussione proprio all’ultimo tutta una vita di credi.
Ma credo che alla mia età si possa fare di certo qualcosa.
Invece attorno a me vedo comunque persone precostruite, che quando si parla per esempio del fatto che siamo sotto controllo rispondono dicendo: A me non interessa tanto se sei in buona fede che ti importa.
Oppure quando si parla del fatto che prima o poi ci metteranno un chip dentro la mano che puo’ inviare dati e informazioni su dove siamo e che acquisto abbiamo fatto e quale autostrada stiamo percorrendo, molti rispondono la stessa cosa e cioè : Se non faccio niente di male chi se ne frega.
Non è questo il punto porca vacca, siamo PERSONE.
……
Bè ora mi sembra tardi, si sente solo il rumore dei tasti della mia tastiera, il cd deve essere finito perchè lo stereo è in silenzo.
Forse è ora che vada a dormire.
Prima pero’ mi bevo una birra fresca.


IN MY ZEN

Pubblicato: 14 luglio 2010 in MI ANDAVA DI SCRIVERE CHE...
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Dany è la persona più “incredibile” del mondo.
Ieri sera abbiamo parlato un sacco, seduti sul tappeto rosso/arancione della sala.
Abbiamo fatto fuori una caraffa di vino bianco con le pesche noci, fumato ascoltando “the dub side of the moon”.
Con lei è sempre stato semplice scegliere cosa essere, e la scelta di fronte a lei è sempre stata quella d’essere me stesso.
Quando ti guarda, Dany ti guarda dentro, attraversa gli strati di pelle e ossa e muscoli e parla direttamente alla tua anima.
Non ho mai avuto nessun tipo di coinvolgimento sentimentale extra amicizia, mai.
Non m’immaginerei nemmeno con lei.
So tutto di lei, conosco i suoi capezzoli, e il suo leggerissimo russare quando dorme a pancia in su.
Abbiamo fatto docce insieme, ci siamo cambiati nella stessa tenda nello stesso momento, siamo stati a caccia di amori insieme.
Abbiamo litigato tante volte, e sempre abbiamo fatto pace senza dire che stavamo facendo la pace.
Ha una mente elastica e spalancata sul mondo, è anche l’unica persona che conosco che se tu hai una visione diversa di una cosa TI ASCOLTA, ci riflette su davvero.
Io sotto quest’aspetto ho centomila volte meno pazienza di lei.
Poi abbiamo letto un po’, Kolosimo, ho letto io mentre lei era stesa con la nuca appoggiata al divano e le gambe accovacciate al petto.
Abbiamo dormito insieme con la promessa che l’avrei riaccompagnata alle 7 di mattina a casa perché aveva delle faccende da sbrigare.
Alle 10 e mezza eravamo ancora a letto a farci i grattini sulla schiena.

CSA VITTORIA

CSA VITTORIA

Quando avevo 18 anni avevo la netta sensazione che tutto sarebbe potuto accadere, la libertà, la giustizia, la rivoluzione e lottavo militando per queste utopistiche speranze.
Devastavo me stesso, tenendo ritmi che non si sono mai abbassati fino a ieri, e assorbivo le sensazioni positive, come una spugna fatta dalle mie stesse adrenaliniche visioni.
Non posso certo lamentarmi del come sono andate le cose, in fin dei conti ho una casa due volte piu’ grande di quanto in realtà mi serva, un lavoro che mi permette di mangiare e bere e di fare ferie, ho schivato alcune brutte situazioni che potevano catapultarmi dall’altra parte del tracciato, ho una moto per spostarmi, una cerchia ristretta di amici fratelli con cui condividerei persino i respiri e i battiti del cuore, e una madre lontana ma che riesce a darmi vita con un paio di minuti di telefonata intercontinentale.
Per quanto non voglia, mi conosco abbastanza bene, so che questo che vivo è un periodo di cambiamenti.
Mi lascio trasportare a fondo, dai pensieri negativi, nelle mie regressioni vedo sempre la stessa persona, un veloce guerriero di qualche tribù di indiani d’america in appostamento tra le rocce di un canyon, posso sentire l’odore del sudore e il profumo del fumo della legna bruciata nella notte.
Le regressioni servono per conoscere le mie paure, non per vincerle.
Ho bisogno di avere paura, per non commettere errori gia’ commessi.
Mi metto sulle spalle uno zaino pieni di progetti a breve termine, il peso assesta il mio camminare e mi rende stabile.
Almeno questo.
La presenza della Dany ieri sera è servita ad allontanare i cattivi pensieri, siamo stati bene, abbiamo parlato delle ferie, ascoltato musica sul divano bevendo caffè decaffeinato freddo e fumando nonsolocamel.
Non ho potuto non dirle che ieri mi ha chiamato chi lei sa chi, mi ha detto che non avrei dovuto nemmeno rispondere, le ho risposto di getto che avrei pagato tutto solo per risentirne la voce.
Mi ha fatto capire che noi uomini siamo piu’ stupidi delle donne in questi casi.
Penso sia vero, penso che un uomo faccia piu’ fatica a voltare pagina, il distacco di una donna come il distacco da una madre, forse è genetico, una donna è piu’ pronta ai distacchi, sapendo che potra’ essere donna e mamma, non lo so ma puo’ essere una teoria.

Team Italia
VADO avanti a spinta, spinto da venti che non hanno direzione e che trasportano la mia barca tra onde sonore.
E’ come se remassi, in un fluido piu’ che in un liquido, ogni movimento mi costa fatica.
Casa mia è sempre piu’ bella ogni volta che torno da una trasferta di lavoro.
Stavolta è anche pulita, la dany si è presa la briga di fare un po’ di lavoretti, lavatrici, scale, vetri, piante.
Dany e Samuel e Daniel hanno le chiavi di casa mia.
Ringraziero’ dany stasera, l’ho invitata a cena, ho voglia di cucinare.
Preparero’ un piatto che mi sono sognato un paio di sere fa,forse un ricordo subliminale di qualche ristorante, pennette alla salsa di noci con fili di ricotta dura e olio tartufato.
Da bere non mi manca.
Lo stereo sta mandando Paradise, una delle canzoni che facevano da colonna sonora al film.
Mi ricordo che fu uno dei primi film che registrai con il videoregistratore, sotto le coperte scoprivo definitivamente che mi sarebbero piaciute le donne, l’attrice era bellissima.
La ricordo anche in Gremlins altro grande film.

C’e’ qualcosa che non va….

Pubblicato: 24 giugno 2010 in Senza categoria
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NELLA SPESA CHE FACCIO

SPESA

SPESA

L’altra sera ho acceso la televisione dopo un sacco di tempo, un presentatore faceva domande ad una ragazza concorrente che sembrava essere li perché molto carina e telegenica, ho girato, un giornalista faceva domande alla tennista Schiavone che ha vinto un torneo importante e mi sembrava che fosse la prima volta che la televisione dava cosi tanto spazio ad uno sport che non fosse il calcio approfittando appunto dei risultati ottenuti e non magari delle forze spese o delle rinucnie fatte per arrivare anche a modesti risultati, , ho girato, su un altro canale c’era il concorso di miss padania, ho girato, una bionda supersorridente e adrenalinica presentava un attrezzo moderno e rivoluzionario per perdere peso e non sudare, ho spento.

Ieri sera ci ho riprovato, ho acceso, c’era una ragazza maggiorata bendata che saliva sui corpi di tre uomini seminudi stesi per terra, ho girato, su un altro canale c’era una fiction fredda e recitata teatralmente, ho spento.

Ho acceso lo stereo, messo su una dub session.

La Dubsession63, è cosmica.

Ho ballato , giocoso, come un bambino con un regalo voluto e cercato e aspettato da sempre, camminavo piano tra la sala e la cucina, muovendo le braccia sulla testa.

Ascolto musica come respirare, cerco di trattenere le note fino a che proprio non posso fare a meno di ricacciarle fuori, ma anche da fuori, dopo aver trascorso del tempo dentro di me, le vedo fresche e vive, rimbalzanti contro le pareti della sala cambiano traiettorie come piccole palline-pazze semitrasparenti.

Sono andato a dormire dopo aver cenato veloce e molto tardi, bevuto piano e molto, e ho letto almeno un quarto del libro che ho sul comodino.